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Bambini che dormono

di Raffaella Russo e Andrea Gado​
consulenza drammaturgica per Antigone Giuseppe Gazzola
con Andrea Gado, Marco Parodi, Valentina Messa, Raffaella Russo
musiche originali eseguite dal vivo da Marco Marini

Bambini che dormono nasce dall'esigenza di indagare, di capire, di dare un senso a quanto ha cambiato per sempre il paesaggio che stavamo guardando.
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Non posso essere fermata da un diritto ingiusto (...)

Tu hai le tue ragioni: non le accetto, non le accetterò mai
("Antigone", Sofocle)


​Antigone, eroina tragica, da sempre modello della ribellione individuale contro la sopraffazione dello stato. E a Genova, nei giorni del g8 del luglio 2001 si è davvero consumata una tragedia. La semplice scansione cronachistica di quegli avvenimenti basta a riproporre quanto è accaduto in tutta la sua drammaticità senza bisogno alcuno di espedienti narrativi o di orpelli drammaturgici. La verità e le sue mille contraddizioni, quello che è accaduto e quello che ancora si nega possiamo indagarlo nei verbali della polizia e nei referti medici, nelle foto sui giornali e nei mille articoli di quei giorni, veri e propri bollettini di guerra, possiamo ricercarlo nei corpi offesi degli aggrediti e nelle mille accuse e nelle mille contraddizioni che tutto avvolgono, e in tutto questo sentire forti, pulsanti la rabbia, la sopraffazione, il dolore, il compiersi del delitto nell'acme del delirio... eppure bambini che dormono è uno spettacolo teatrale sui fatti di Genova, uno spettacolo che quindi prende il passo dalla cronaca e che alla cronaca, inevitabilmente, rimanda...e tuttavia bambini che dormono non è né vuole essere un semplice resoconto degli avvenimenti o una toccante raccolta di testimonianze... Per quanto deformati o negati dalla lente della storia e dell'informazione le storie, i volti, le pesanti assenze e tutte le testimonianze che compongono il corpo di quella cronaca hanno diritto al pudore dell'intimità che neppure la trasposizione drammaturgica può violare, quali ne siano le intenzioni ad essa sottese... Allora ci siamo permessi di scomodare Sofocle, tanti e tali i rimandi e le assonanze fra le due tragedie, e abbiamo indossato la pelle dei protagonisti di bambini che dormono...tutti personaggi con un nome e una vita ben definita, un prima e un dopo, con personalità e dinamiche uniche e proprie...singole storie dentro la storia più grande! E abbiamo focalizzato la nostra attenzione su quei frammenti delle loro storie, su quei fotogrammi che forse non spiegano nulla, nulla svelano e nulla giustificano ma che, da soli bastano a ridestare le nostre coscienze sopite.
.... spettatori e attori di quei giorni, volevamo riuscire a raccontare di quel caldo e di quella grande sete e dell'acqua che a tratti la spegneva - e di quell'inaudita paura che mai avremmo pensato di provare, di quella rabbia feroce e di quel frustrante senso di impotenza, di impossibilità di capire ... riuscire a raccontare di quando gli occhi hanno cominciato a bruciare, di quando il cuore si è fermato, e non soltanto il nostro... inutile monito: non possiamo fare a meno di raccontare. Continueremo soltanto a sentire, comunque, la mancanza di tutti...
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Bambini che dormono ha debuttato il 20 febbraio 2003 al Teatro Garage di Genova

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